ALH84001 (2)

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Leonid Kulik (il padre di Tunguska)

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gli occhi di Atget &

meteoriti

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Mazzini:

‘io non sono Nobile’

L’evento:

Meteoriti….

Da:

Frammenti in rima


 

alh84001 (un pass per la verità?) (16)








Il gruppo della NASA ha concentrato le indagini sulle peculiari

formazioni di carbonato nella roccia.

Gli studiosi sapevano che queste piccole particelle potevano

fornire importanti indizi circa le condizioni su Marte nel lon-

tano passato. Un accurato esame ha messo in luce globuli stra-

tificati di larghezza variabile da 25 nanometri (milionesimo di

millimetro) a circa un decimo di millimetro, ricoperti da un ma-

teriale ricco di ferro che comprendeva solfuro di ferro e una for-

ma di ossido di ferro nota come magnetite.

Tutti questi minerali possono essere prodotti separatamente

da diversi tipi di processi, ma la loro combinazione in uno stes-

so punto dava da pensare.

Che cosa poteva averli prodotti?

Dopo essersi arrovellati a lungo, gli scienziati hanno cominciato

a delineare un’ipotesi ardita: era possibile che gli inconsueti gra-

nuli di carbononato fossero il prodotto di organismi viventi?

Si trattava certo di un’idea azzardata, ma se la roccia fosse stata

di origine terrestre questo genere di granuli minerali sarebbe sta-

to senz’altro attribuito all’attività dei microbi.

I ricercatori avevano un assoluto bisogno di un controllo incro-

ciato: pochi scienziati avrebbero creduto ai soli granuli di mine-

rali come prova della vita.

McKay e il suo gruppo hanno dunque cominciato a cercare com-

posti molto diversi, gli idrocarburi policiclici aromatici, moleco-

le a più anelli che si sa essere prodotte dagli organismi in decom-

posizione.

Con uno spettrometro di massa gli scienziati hanno cercato que-

ste molecole e sono stati ricompensati dal ritrovamento di minu-

scole tracce.

Prima di stappare lo champagne, però, gli studiosi dovevano di-

mostrare che questi composti non avevano invaso la meteorite

durante la permanenza in Antartide.

A questo scopo hanno esaminato la distribuzione degli idrocar-

buri all’interno della meteorite e hanno constato che la concen-

trazione cresceva verso l’interno, l’opposto di quanto ci si pote-

va aspettare se fossero penetrati nella roccia dall’esterno.

Inoltre, le altre meteoriti antartiche non contengono simili

quantità di idrocarburi policiclici aromatici. Si trattava di un

enorme punto a favore, ma non dimostrava ancora che nella

roccia fossero stati attivi microbi marziani.

Il fatto è che, anche se questi idrocarburi sono prodotti dagli

organismi viventi, possono anche essere sintetizzati da pro-

cessi organici.

In effetti, sono stati trovati in altre meteoriti e perfino nello

spazio interstellare. La loro presenza in ALH84001 è quindi

incoraggiante, ma non risolutiva.

Anche se si può provare che gli idrocarburi provengono da

Marte, potrebbero essere il prodotto di processi non biologici

oppure potrebbero esserci arrivati dallo spazio.

Gli scienziati tuttavia avevano un terzo motivo per pensare

che la roccia marziana fosse stata abitata da organismi, ed era

il più sensazionale.

Sotto un potente microscopio elettronico si vedevano, attaccati

ai globuli di carbonato, migliaia di minuscoli corpuscoli di for-

ma ovoidale, simili a file di salsiciotti……

(Paul Davies, Da dove viene la vita)






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