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Dialoghi con Pietro Autier 2 &
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dell’ Italia (di quelle creature)
Da:
Mi misi a riflettere: Convinto del nulla delle
creature….
Riunii le ossa di mia madre e i libri e, dopo
averli ripuliti dal sudiciume della terra e da-
gli escrementi d’uccello, resi loro omaggio.
Siccome le gocce di pioggia non avevano dan-
neggiato i libri rimasti puliti, mi caricai i vo-
lumi più importanti sulla schiena.
E portando via le ossa di mia madre nel lem-
bo della veste, prostrato da un dolore senza
limiti, penetrato dal nulla delle creature, can-
tai singhiozzando questo canto (per questo…
giovane immolato in nome della sua …e
nostra cultura…) sull’essenza delle cose:
O Signore misericordioso Che-non-Muta.
Secondo gli ordini del traduttore Marpa,
Nella mia patria, prigione dei demoni,
Ho trovato il maestro che insegna le illusioni
effimere.
Che questo stesso maestro eccellente
Mi benedica affinché io m’imbeva di queste
verità.
Tutte le leggi del mondo visibile
Sono effimere e fragili.
A parte questo, tutto ciò che appare nel mondo della
trasmigrazione è nulla.
Poiché ho compiuto opera illusoria
Ora compirò opera religiosa e reale.
Dapprima, quando io avevo un padre, lui non mi
voleva come figlio.
Quando lui ebbe un figlio, io non ebbi più padre.
Il nostro incontro fu illusione.
Io, figlio, praticherò la legge della realtà.
Andrò a meditare nella Roccia-Bianca…
Quando io avevo una madre, lei non mi ebbe come
figlio.
Ora che io sono venuto, la mia vecchia madre è morta.
Il nostro incontro fu illusione.
Io, figlio, praticherò la legge della realtà.
Andrò a meditare nella Roccia-Bianca….
Quando io avevo una sorella, lei non aveva un fratello.
Ora che suo fratello è venuto, lei va errando.
Il nostro incontro fu illusione.
Io praticherò la legge della realtà.
Andrò a meditare nella Roccia-Bianca….
Quando avevo dei libri santi, non tributavo loro
alcun culto.
Ora che il culto è tributato loro, la pioggia li colpisce
a goccia a goccia.
Il nostro incontro fu illusione.
Io praticherò la legge della realtà.
Andrò a meditare nella Roccia-Bianca…
Quando io avevo una casa, essa non aveva un padrone.
Ora che il padrone è venuto, essa è in rovina.
Il nostro incontro fu illusione.
Io praticherò la legge della realtà.
Andrò a meditare nella Roccia-Bianca….
Quando io avevo un campo fertile, esso non aveva
padrone.
Ora che il padrone è venuto, esso è invaso
dall’erbaccia.
Il nostro incontro fu illusione.
Io praticherò la legge della realtà.
Andrò a meditare nella Roccia-Bianca…..
Patria, casa, campo paterni
Appartengono a un mondo senza realtà.
Chiunque li vuole li prenda.
Eremita vado a cercare la liberazione.
O Padre pieno di grazia, Marpa,
Benedici il mio ritiro nel deserto.
(Milarepa)