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Foto del blog:
(DOCUMENTO: 25/4/62. Registrazione microfonica da una
camera da letto del Carlyle Hotel. Effettuata da Fred Turentine
Copie su nastro e scritte a P. Bondurant W. Littell.)
16, 24 – 17,30: attività sessuale ( si ascolti registrazione su nastro.
Ottima qualità sonora. Voci riconoscibili.)
JFK: Merda la mia schiena.
BJ: Lascia che ti aiuti.
JFK: No, lascia stare.
BJ: Smettila di guardare l’orologio. Abbiamo appena finito.
JFK (ridendo): Avrei dovuto far mettere l’orologio a muro.
BJ: Già che ci sei, di’ allo chef di impegnarsi. Era un pessi-
mo club sandwich.
JFK: Hai ragione. Il tacchino era secco e il bacon troppo mol-
le.
BJ: Sembri distratto, Jack.
JFK: Ragazza acuta.
BJ: E’ il peso del mondo?
JFK: No, di mio fratello. E’ sceso sul sentiero di guerra per i
miei amici e le donne che frequento, e si sta comportando
come un enorme dito nel culo.
BJ: Per esempio?
JFK: E’ una vera caccia alle streghe. Frank Sinatra conosceva un
paio di gangster, e così niente più Frank. Le donne che mi pre-
senta Peter, come quella Marylin che incontrai sulla neve…, so-
no sgualdrinelle portatrici di gonorea, e tu sei troppo raffinata
e cosciente dei tuoi mezzi per essere soltanto una ballerina di
twist, dunque sei sospetta in linea di principio.
BJ (ridendo): Cosa succederà? Devo aspettarmi di essere pedi-
nata da agenti dell’Fbi?
JFK (ridendo): Difficile. Bobby e Hoover si odiano troppo per
collaborare su una faccenda così delicata. Bobby lavora troppo
ed è nervoso perché è una checca nazista che odia chiunque
abbia normali appetiti sessuali. Bobby dirige il Dipartimento
di Giustizia, dà la caccia ai mafiosi e si occupa della questione
cubana. E’ costantemente circondato dalla feccia, e Hoover non
gliene dà vinta una sulle questioni di protocollo. E io sono
quello che deve sopportare le conseguenze delle sue frustra-
zioni. Senti, che ne dici di scambiarci i lavori? Tu fai il presi-
dente degli Stati Uniti e io mi metto a ballare il twist in quel
posto, come si chiama il locale nel quale ti esibisci?
BJ: Il Del’s Den di Stamford, nel Connecticut.
BJ: Affare fatto. Subito dopo essere entrata alla Casa Bianca,
licenzierò J. Edgar Hoover e dirò a Bobby di prendersi una
vacanza.
JFK: Stai già ragioando come un Kennedy.
BJ: In che senso?
JFK: Lascerò che sia Bobby a scaricare Hoover.
BJ: Smettila di controllare l’orologio.
JFK: La prossima volta me lo dovresti nascondere.
BJ: Lo farò.
JFK: Devo andare. Ti spiace passarmi i pantaloni?
BJ: Sono spiegazzati.
JFK: Colpa tua.
(J. Ellroy, American Tabloid)