NON ORA SIGNOR GREENSNAKE

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Il lavoro dei bambini in cucina, nella stalla e nei campi era

essenziale per la sopravvivenza delle famiglie povere dei

neri e i bambini ribelli che non collaboravano venivano im-

mediatamente rimessi in riga a suon di botte.

Le madri usavano la corda, le briglie, la legna da ardere:

qualunque cosa si trovasse a portata di mano. Ma era soprat-

tutto il palmo della mano indurita dal lavoro a colpire con

frequenza e vigore.

La soluzione migliore per il figlio era cercare di levarsi di

torno, rifugiandosi nella fantasia e nell’umorismo. 

 

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‘Andavo spesso a caccia di conigli’, disse Will Stark sorridendo,

‘e non avevo mai più di due proiettili. Dovevo per forza riuscire a

prenderne uno, perché avevo fame, ma avevo solo due proiettili.

Sparavo al coniglio: se lo mancavo, poggiavo a terra la pistola e

facevo una corsa per raggiungerlo e tastargli i fianchi, per control-

lare se era grasso.

Se non lo era, lo lasciavo andare e me ne cercavo uno più grosso’.

Questa facezia provocò qualche debole risata e poi, all’improvvi-

so, dal fumo azzurrino che riempiva la bottega del barbiere, fece

capolino un racconto mitico, vecchio quanto il mondo: la storia

del giovane eroe che parte a cercare fortuna.

Non avevo ancora capito quanto fosse stretta la relazione tra

questo giovanotto e quelli del presente. Come nei romanzi di

Dickens, solitamente non aveva più di nove o dieci anni.

 

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Nelle famiglie disgregate del Delta, un ragazzino di quell’età veniva

considerato capace di badare a se stesso e molte storie di vita di quel

tipo cominciano con un ragazzino di quell’età che se ne va di casa.

Il giovane eroe del Delta, come l’eroe di molte altre storie fantastiche,

solitamente incontra un padrone diabolico, un certo signor Greensnake.

L’appellativo ‘signore’ suggerisce che si tratti di un bianco e il suo

nome che sia una figura diabolica. 

Il signor Greensnake è l’uomo più veloce del mondo, un padrone

che nessun mezzadro, peone o prigioniero può sperare di eludere. 

Quando il ragazzino cerca di fuggire, il signor Greensnake lo riporta

prontamente in schiavitù, ma alla fine il ragazzo impara le magie del

padrone. Ne segue la classica fuga magica, piena di trasformazioni

improvvise.

 

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E’ una storia che non ha epilogo.

Il ragazzino fugge e il signor Greensnake lo insegue: una rappre-

sentazione fedele del destino dei neri nel Delta alle origini del blues.

Asa Ware fece crescere la tensione raccontando la storia con la mag-

gior velocità di cui era capace, come un uomo che parli per aver sal-

va la vita:

 

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Il signor Greensnake era uno degli uomini più veloci del mondo.

Era stato dappertutto e conosceva tutto e aveva fatto tutto.

C’era un ragazzino che aveva camminato tutto il giorno, aveva fatto un

sacco di chilometri di strada e aveva fame. Non c’era in giro nessuno a cui

chiedere qualcosa da mangiare. Il ragazzino entra in una casa, si siede a

tavola e comincia a mangiare.

 

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La signora Greensnake sente che c’è qualcuno e va a chiedergli:

– Figliolo, che stai facendo qui?

– Be’, veramente sto mangiando.

Poi dice:

– Signora, per favore, mi nasconda da qualche parte,

e lei lo mette nell’armadio. Proprio mentre lo stava chiudendo torna a

casa l’uomo e dice:

– Vecchia, dov’è andato il ragazzo che era qui?

– L’ho messo nell’armadio.

Lo tira fuori, lo fa vedere all’uomo e a lui piace, così lo riporta a tavola per

farlo finire di mangiare. Dopo cena lo porta in un campo e lo mette a lavorare.

Il ragazzo lavorò, credo, per sei o sette mesi.

 

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Greensnake cominciava a essere affezionato a quel ragazzo e gli insegnò

alcuni dei suoi trucchi. 

Il ragazzo si fece furbo e decise di scappare via da lui. 

Tornò a casa.

Nel posto dove viveva, in Texas, un giorno arriva un uomo che dice a

suo padre:

– Sam, domani porta in città le tue galline, che facciamo un combattimento.

– Ma io non ho galline!

Il ragazzo disse:

– Papà, digli che domani mattina sarai lì col tuo gallo da combattimento,

con gli artigli lunghi dieci centimetri e la cresta lunga sei.

Il ragazzo si alza, va in fondo al balcone fa una capriola si trasforma in gallo

da combattimento e canta tre volte. Il padre lo prende, lo porta in città e

fanno a pezzi tutti quanti.

 

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Due o tre settimane dopo ci deve essere una corsa di cavalli. 

Il ragazzo comincia a sentirsi nervoso e dice:

– Papà, domani in città c’è una corsa di cavalli. Ci sarà anche un uomo, che

si chiama Greensnake, che vorrà comprarmi. Io mi trasformerò in un bellissi-

mo stallone nero con la sella d’argento, le briglie d’argento e le borchie di

bronzo.

Se lui mi vuole comprare e tu mi vendi, levami la cavezza.

Il padre dice:

– D’accordo!

Alle due la banda inizia a suonare e il ragazzo va in strada e comincia a

correre.

 

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Vince tutti i premi in palio e mentre il padre si preparava a rientrare, 

Greensnake si avvicina e gli dice:

– Voglio comprare questo cavallo.

– Non lo venderei neanche per 5000 dollari.

– Te ne do 75.000.

– Affare fatto!

Quando Greensnake monta in sella l’uomo urla:

– Un momento, la cavezza non è compresa!

Greensnake risponde:

– Quando ho comprato il cavallo, ho comprato anche la cavezza.

Gli dice:

– La cavezza non la vendo neanche per 50.000 $!

– Te ne do 75.000.

Allora l’uomo dice al figlio:

– Figliolo, lascia che tuo padre sia ricco, per una volta nella vita.

E il figlio dice:

– D’accordo!

 

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Greensnake aveva un altro ragazzo che lavorava per lui.

Gli dice:

– Ascoltami, qualunque cosa accada, non levare mai la cavezza di questo

cavallo. Deve tenerla sempre addosso.

Il ragazzo porta il cavallo al fiume per abbeverarlo e quello comincia a 

fare finta che la cavezza lo stia soffocando. Ma il ragazzo ha paura di

levargliela.

Per strada passa un uomo che trasporta un carico di legna: vede il cavallo

che soffoca e urla al ragazzo:

– Togli la cavezza al cavallo, così beve un po’ d’acqua.

Il ragazzo risponde:

– Il signor Greensnake mi ha detto di non levargliela mai.

L’uomo salta giù dal carro, corre dal cavallo e gli leva la cavezza.

Lo stallone fa una capriola, si trasforma in un pesce-gatto e salta in

acqua.

 

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Il ragazzo corre ad avvisare il signor Greensnake dell’accaduto e lui gli 

corre incontro chiedendo:

– Dove si è tuffato?

– Proprio qui.

Il signor Greensnake fa una capriola e si trasforma in un alligatore lungo

cinque metri, si tuffa dietro al pesce-gatto e lo insegue per tutto il mare.

Il ragazzo capisce che Greensnake sta per acchiapparlo.

Salta sulla riva e si trasforma in un colibrì.

Greensnake si trasforma in un’aquila e lo insegue per tutto il mondo.

 

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Il ragazzo capisce che sta per essere raggiunto.

C’era una bella ragazza che stava aspettando qualcuno, seduta sotto un

albero, nel suo giardino. 

Il ragazzo vola lì, fa una capriola e si trasforma in un anello infilato al

dito della ragazza. 

Greensnake scende giù, fa una capriola e si trasforma in un uomo vestito

di tutto punto: abito elegante, pantaloni a righe larghe, spilla di diamante,

e si mette a corteggiare la ragazza.

– Amore, amore, dammi quell’anello.

Stava quasi per convincerla a dargli l’anello che il ragazzo è saltato giù

dal suo dito, ha fatto una capriola e si è trasformato in un barattolo di

semi di sesamo, è volato in aria ed è esploso.

Greensnake ha fatto una capriola e si è trasformato in una gallina con

cento pulcini che si sono messi a beccare i semi di sesamo. 

A quel punto ..quando ho visto i pulcini…me ne sono andato…

(A. Lomax, La terra del Blues)



 

 

 

 

 

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