EPILOGO DEL ‘VIAGGIO’ (nel vasto territorio della storia…e non solo) (2)

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epilogo del viaggio 2







Per centinaia d’anni, gli aspetti secolari della società tibetana

furono mantenuti in equilibrio dal sistema monastico, che ser-

viva come centro di alti studi e iniettava nella comunità disci-

plina spirituale e valori.

Ma mentre Pemba discretitava la cinesizzazione del Tibet, la

sua stessa storia rivelava la fragilità di quella condotta cultura-

le tradizionale, che ha così spesso attirato la repressione politi-

ca del governo cinese a partire dagli anni 50.

 

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In tutto il Tibet, ha fortemente ristretto a un numero simbolico

l’iscrizione nei monasteri. Parecchi monaci raccontavano di es-

sere stati buttati fuori o esclusi dai quei luoghi santi per colpa

delle quote di governo.

La religiosità alimentava il nazionalismo e in più, secondo i

cinesi, il monacato era uno sforzo economicamente improdut-

tivo perché allontanava dall’economia elementi capaci: una

posizione piuttosto risibile, se consideriamo le difficoltà di

tibetani come Pemba nel trovare lavoro.

Contemporaneamente, continuava la manipolazione politica

dei monasteri.

 

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Un monaco che studiava a Sera, uno dei due grandi centri del-

la valle di Lhasa, parlò di una crescente campagna di ‘rieduca-

zione’ durante l’autunno del 2006, nella quale i funzionari cine-

si ordinavano che i monaci studiassero cinque libri di teoria

telogica del comunismo cinese.  

I monaci erano regolarmente interrogati dai funzionari cinesi

sulla situazione delle loro opinioni politiche e costretti a scon-

fessare ripetutamente la propria fedeltà al Dalai Lama in ses-

sioni che potevano essere difficili e spesso violente, proprio

come ai tempi della Rivoluzione culturale.

 

epilogo del viaggio 2


Mi raccontò che, alcune settimane prima, un suo confratello

del monastero di Drepung si era suicidato in segno di protesta.

In generale, erano state eliminate le posizioni degli insegnanti,

e il sistema di istruzione indipendente del Tibet era stato canni-

balizzato dal governo centrale.

Considerando il contesto delle politiche di uso delle aree rurali

e delle leggi di tassazione, secondo Pemba era difficile non pen-

sare che quelle politiche religiose non facessero parte di una

più vasta campagna per annientare l’identità tibetana.

….Quando iniziò ad addentrarsi in temi più delicati, arrivò un

suo caro amico, un cinese che lavorava per una banca statale.

Si strinsero la mano e si sorrisero con affetto.

 Dovrei spiegargli di che cosa stavamo parlando,

dissi a Pemba, sperando che avrebbe tradotto.

– ….No, non devi, mi rispose.

E così finì la conversazione…..

(Con la certezza che il principio ‘cinese’ della politica coniugato

con il progresso, non dimora solo in questi luoghi narrati…….

di questo ‘Viaggio’…..).

(A. Lustgarten, Il grande treno)






 

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EPILOGO DEL ‘VIAGGIO’ (nel vasto territorio della storia…e non solo) (2)ultima modifica: 2012-04-23T10:30:00+02:00da giuliano106
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