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parentesi o pagina storica..
leggi anche: rogo al campo rom…
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Il 20 agosto 1942, Hitler nomina Otto Thierack, fervente nazista,
nuovo ministro della Giustizia e lo autorizza ‘ad odottare tutte
le misure necessarie alla creazione di una particolare forma di
giustizia detta appunto ‘Giustizia nazionalsocialista’, anche
uscendo dal quadro del diritto vigente’.
Tra i primi provvedimenti adottati da Thierack in ottemperan-
za al mandato ricevuto figurano norme più severe nei confron-
ti degli elementi asociali.
Secondo l’opinione di Thierack non aveva senso che i criminali
se ne stessero tranquilli in prigione mentre i tedeschi onesti ris-
chiavano la vita combattendo al fronte.
Il 14 settembre Thierack incontra Goebbels che gli prospetta l’
uccisione di ebrei, zingari e polacchi condannati a una pena de-
tentiva dai tre ai quattro anni, e di cechi e tedeschi condannati
a morte o all’ergastolo.
‘L’idea dello sterminio mediante il lavoro è la migliore.
Thierack si dice d’accordo con la proposta e la sottopone ad Himmler.
In un incontro avvenuto il 18 settembre, Thierack e Himmler concor-
dano sul fatto che certi ‘elementi attualmente carcerati siano consegna-
ti al Reichfuhrer-SS per essere sterminati mediante il lavoro’.
Rientrano in questo gruppo: tutti gli ebrei, gli zingari, i russi,
gli ucraini e i polacchi detenuti negli istituti di pena con con-
danne superiori ai tre anni; cechi e tedeschi condannati a oltre
otto anni.
Si concorda inoltre che, d’ora in avanti, le violazioni del codice
penale da parte di ebrei, polacchi, zingari, russi e ucraini resi-
denti nei territori orientali annessi al Reich non saranno più
giudicate da tribunali ordinari, bensì dall’apparato poliziesco
nominato e voluto dal popolo di cui Himmler è esecutore ma-
teriale; ovverosia verranno inviati in campo di concentramen-
to, dopo essere spogliati di beni e diritti.
Il 29 settembre a Berlino, Thierack prende la parola a una riu-
nione di pubblici ministeri sull’argomento e dichiara che circa
7600 carcerati ‘indegni di vivere in sommo grado’ verranno im-
piegati in lavori nei quali potranno trovare la morte.
D’ora in avanti, polacchi, ebrei, russi, ucraini e zingari non co-
stituiranno più un fardello per i tribunali tedeschi; verranno
presi in consegna dalla polizia (del popolo).
In una lettera a Martin Bormann il 13 ottobre, Thierack solleci-
ta, tramite il capo della cancelleria del partito, l’approvazione
di Hitler al suo piano che illustra nei termini seguenti:
Nella prospettiva di liberare il popolo tedesco da polacchi, russi, ebrei
e zingari, e nella prospettiva di rendere i territori orientali incorporati
nel Reich disponibili per l’insediamento di popolazione germanica, in-
tendo trasferire l’azione giudiziaria contro polacchi, russi, ebrei e zin-
gari al Reichsfhurer-SS. Avanzo questa proposta basandomi sul prin-
cipio secondo cui l’apparato giudiziario può soltanto fornire un con-
tributo minimo all’estirpazione degli appartenenti a questi popoli.
Indubbiamente, la magistratura pronuncia sentenze severe contro
questi individui, ma ciò non è sufficiente a fornire un contributo ef-
fettivo e concreto alla realizzazione dell’intento summenzionato.
Né è di alcuna utilità rinchiudere per anni questi individui in pri-
gione o penitenziari tedeschi, ancorché impiegandoli quale forza la-
voro per la produzione bellica come avviene oggi in ampia misura.
Sono peraltro convinto della possibilità di ottenere risultati assai
migliori consegnando tali individui alla polizia (del popolo), che
può adottare le misure necessarie senza le pastoie della prova giu-
diziaria.
Thierack fissava condizioni ben precise per l’inserimento di
polacchi e russi in questo piano.
D’altra parte, aggiungeva, ‘la polizia può perseguire esclusi-
vamente (per giudizio di popolo) ebrei e zingari indipenden-
temente da queste condizioni’.
(G. Lewy, La persecuzione nazista degli zingari)