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Libri, ricordi…dialoghi:
Un sito…
Quei simpatici filibustieri dei monti che son gli ‘Alpinisti
di ferragosto’, hanno visto in poco tempo le loro file dupli-
cate dall’esercito degli sciatori.
In verità molti sciatori, oltre alla loro abilità, mostrano altre
chiare virtù, fra cui, non ultima, l’intelligenza, discesa per
lungo ordine di magnanimi lombi.
L’autore non avrebbe il diritto di parlare sullo sci, ritenen-
dosi assolutamente incompetente. Sa bene di appartenere
a quella numerosissima categoria di perfetti stilisti che, a
furia di tombole, impiegano più tempo a discendere che
a salire lo stesso pendio.
Tuttavia, essendo armato di pazienza e di buona volontà,
non dispera in qualche miglioramento. Appunto per appren-
dere dall’esempio altrui i segreti della difficile arte, si è
talvolta confuso con gli sciatori che affollano i campi di
moda.
Il contatto con tanti virtuosi gli ha consentito alcune istrut-
tive constatazioni. Gli è parso che troppi esaurissero in quei
campi tutto il desiderio di libertà e di solitudine che è presu-
mibile in chi frequenta la montagna.
Gli è parso che troppi fossero soddisfatti del breve orizzonte
chiuso dalla folla degli spettatori, e non desiderassero altro
se non l’applauso dopo l’esercizio elegante: gli occorse poco
tempo per sentirsi a disagio come in una sala da ballo.
(G. Mazzotti, Discorso inutile sullo sci, La montagna
presa in giro)